non è mai troppo presto

è l’idea che a livello individuale non si debba far trascorrere altro tempo senza intervenire nei propri comportamenti o nelle decisioni che prendiamo per salvaguardare il bene più prezioso. Il nostro Habitat. 

E’ anche un invito alle aziende per un cambio di marcia nella conduzione delle loro attività. 

Per sentirsi al passo col cambiamento occorre migliorare le proprie performance di sostenibilità e accelerare la transizione verso modelli di business rigenerativi. 

Per queste sfide le imprese possono contare su un valido alleato: Spaceship

La piattaforma ESG che vi accompagna nelle sfide che il futuro ci consegna. 

CHI SIAMO?

NATIVA è la Regenerative Design Company che da oltre dieci anni supporta alcune delle più importanti aziende italiane ed europee in una radicale evoluzione del proprio business, accelerandone la transizione verso modelli che mettano al centro la sostenibilità e la rigenerazione. Prima Società Benefit in Europa e B Corp in Italia, nel 2013 ha contribuito a far nascere il Movimento delle B Corp in Europa, che oggi conta oltre 8.500 aziende nel mondo e oltre 3.700 in Europa, impegnate in favore delle persone e del pianeta. 

Nel 2015 ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha reso l’Italia il primo Stato sovrano a introdurre la legislazione sulle Società Benefit, che oggi sono oltre 3.600 in Italia e più di 20.000 nel mondo. 

Nel 2022 NATIVA, insieme a Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha lanciato CO2alizione, iniziativa volta a supportare la transizione delle aziende verso la neutralità climatica, a cui hanno aderito più di 85 imprese.  

In occasione del WORLD BEE DAY abbiamo pensato di ‘spacciare’ una miscela di semi di fiori rustici e prati fioriti per api e insetti impollinatori. 

La nostra maniera per ricordare a ognuno di noi come vivere i nostri ambienti urbani e renderli i più naturali possibile.

Perché è importante l’Urban Wildflower Sowing ?

Sosteniamo gli impollinatori

Sostenere gli impollinatori è fondamentale: non solo per preservare la biodiversità, ma anche per salvaguardare la sicurezza alimentare globale.

L’attuazione di misure di conservazione, come il ripristino degli habitat, la riduzione o l’eliminazione dell’uso di pesticidi e la promozione di specie vegetali autoctone, è essenziale per invertire il declino degli impollinatori e mitigare la più ampia crisi della biodiversità.  

Si arriva quindi alla semina di fiori selvatici in zone urbane. Gli impollinatori hanno bisogno di sostegno sia nelle aree rurali che in quelle urbane, soprattutto se vogliamo mantenere le aree verdi urbane, che sono fondamentali per ridurre le temperature in città, ridurre la concentrazione di inquinamento e fornire aree per la ricreazione, il riposo e il contatto con la natura. 

La semina di semi di fiori selvatici nelle aree urbane può aiutare gli impollinatori a compiere il viaggio tra un’area verde e l’altra attraverso gli spazi urbani più densi. Gli studi sull’attrattiva per la fauna selvatica dei siti urbani seminati con semi di fiori selvatici hanno dimostrato che persino le rotatorie e i bordi delle strade possono essere facilmente trasformati in paradisi fioriti per le api e altra fauna selvatica, arricchendo l’erba con fiori rustici.

La semplice semina di miscele di semi di fiori selvatici, adattate alla biodiversità e all’ecosistema locale, può attirare 50 volte più api e altri insetti negli angoli di terreno inutilizzati delle aree urbane.

Oltre ad avere un aspetto molto più attraente rispetto alle aree di verde non curate o ai prati estetizzanti ma privi di vita, la coltivazione sporadica di fiori è una soluzione potente, a basso costo e a basso consumo energetico, una ‘nature-based solution’ che sostiene gli impollinatori locali. Le aree urbane sono destinate a espandersi nei prossimi decenni ed è essenziale ridurre al minimo l’impatto sulla fauna selvatica, mantenendo e migliorando la biodiversità presente nelle nostre città.

La semina di fiori selvatici aiuta ad affrontare la crisi della biodiversità, apportando al contempo benefici alla società. L’impollinazione soprattutto entomofila è alla base della biodiversità, della nostra esistenza e delle nostre economie. Se un gesto così piccolo può sostenere gli impollinatori, perché non farlo?

COSA ABBIAMO SPACCIATO?

Calendula, Lino, Nasturzio e Nigella!

Calendula

Le api amano le fioriture colorate e ricche di nettare come quelle della calendula. Questi fiori producono abbondante polline, di cui le api sono ghiotte.

Lino

Il lino produce fiori piccoli e blu o viola molto attraenti per le api. Il lino è una pianta erbacea a fiore, il che significa che fiorisce per un lungo periodo di tempo, garantendo cibo per diverse settimane.

Nasturzio

 I fiori di nasturzio sono noti per essere ricchi di nettare e attirare un’ampia varietà di impollinatori, inclusi api, farfalle e colibrì. Inoltre, il nasturzio è una pianta rampicante che può fornire una copertura ideale.

Nigella

I fiori di nigella, noti anche come “fiori di amorino”, sono attraenti per le api grazie al loro colore vivace e al loro profumo. Anche se i fiori sono relativamente piccoli, sono ricchi di nettare e polline. 

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